La mostra del 1984 ricostruita con le foto di Gianni Peluffo

Fu la prima mostra ad essere ospitata dal Museo Leone

 
dal volume:

Giovanni Sommo

Corrispondenze archeologiche vercellesi. Documenti per una lettura storica e territoriale delle collezioni archeologiche locali del Museo C. Leone, 1994

"In questa direzione si intendeva procedere con la piccola mostra che, nelle stesse sale del museo, fu allestita nel 1984, in occasione delle celebrazioni del centenario bruzziano, sulla base di una mia prima valutazione complessiva delle attestazioni scritte, ora qui raccolte insieme ad altre. L'accostamento realizzato allora fra le fonti archivistiche in originale e i materiali che vi erano descritti rese concretamente, con esempi di immediata comprensione, lo spessore storico e i legami con il territorio che ogni oggetto porta con sé, rivalutandone, al di là di ogni considerazione estetica, di qualità o rarità, il significato di documento per la storia del territorio e della cultura che ne aveva curato la conservazione. Sotto questo profilo la limitata esposizione ebbe riscontri lusinghieri, sia da parte dei visitatori che degli specialisti, e questa strada, ne sono convinto, resta l'unica percorribile, con la redazione di cataloghi aggiornati, per una reale rivitalizzazione delle collezioni archeologiche locali esposte nelle sale del museo. Quando e se, nei prossimi decenni, Vercelli sarà sede di un Museo Archeologico Nazionale, la quantità e la qualità degli oggetti delle raccolte archeologiche e dei dati disponibili che coinvolgono la città e il suo antico territorio potranno essere tali da consentire, così come già il P. Bruzza aveva preconizzato, di ristabilire la reale importanza del centro nell'Antichità. Allora soltanto potrà essere interamente compresa la portata del percorso storico che le collezioni archeologiche ottocentesche sottendono, collegandole direttamente alla nuova realtà museale e culturale della città. In tale processo si vorrebbe collocare questo primo lavoro complessivo di raccolta e di analisi dei documenti e delle corrispondenze superstiti, che, così come la mostra, intende esclusivamente aprire una strada, segnare un possibile itinerario di approfondimento, riunendo materiali e scritti per una loro nuova lettura. Storia della cultura e del collezionismo locale, territorio e patrimonio archeologico, confluiti nelle sale del museo Leone, possono essere quindi rivisitati con maggiore attenzione e valutati nel loro reale spessore, attraverso lo strumento e il filtro dei dati d'archivio. L'opera di Luigi Bruzza, come si vede, è ancora oggi densa di conseguenze per la cultura vercellese".

Cliccando sui numeri compaiono le foto corrispondenti

 

Dalla "Guida alla mostra" Vercelli - Museo Leone 5-20 ottobre 1984

 

La mostra dedicata alla figura dell'illustre studioso genovese è nata dall'idea di documentare in apposita sede il fortunato periodo situato approssimativamente tra il 1840 ed il 1880, durante il quale Vercelli beneficiò della presenza e dell'influenza diretta di Luigi Bruzza. Storia, epigrafia ed archeologia conobbero nella nostra città in quel quarantennio una vera e propria rinascita, connotando in modo indelebile la cultura vercellese. Attraverso la rilettura di oggetti, volumi e documenti conservati presso il museo C. Leone, la Biblioteca Civica e l'Archivio storico comunale, ricostruisce in parte il fervore di studi e di realizzazioni che pervase quegli anni in cui nacquero istituzioni pubbliche e private di notevole rilievo, alcune delle quali pervenuteci intatte. La mostra ed il Convegno di Studi ad essa legato, pur con i limiti imposti da spazi, finanziamenti e tempi, può a buon diritto considerarsi un concreto contributo alla divulgazione di alcuni aspetti della storia municipale e della rilevanza che ebbe il Bruzza quale fattore di stimolo e di progresso nel microcosmo della cultura locale del secolo scorso. L'insieme delle manifestazioni programmate per ricordare il centenario della scomparsa dello studioso barnabita si pongono inoltre come momento di riflessione sul futuro destino di alcuni settori della tutela e conservazione vercellesi e rappresentano, comunque, una sicura indicazione di quanto possano attuare la collaborazione e l'intesa tra forze culturali, enti pubblici e privati.

COMITATO PROMOTORE

Istituto di Belle Arti di Vercelli

Società Storica Vercellese

Gruppo Archeologico Vercellese

 

DIREZIONE DELLA MOSTRA

Amedeo Corio

Rosaldo Ordano

Giovanni Sommo

 

TESTI DI:

Laura Berardi

Gabriella Gallarati

Mario Guilla

Rosaldo Ordano

Patrizia Marcone

Anna Rosso

Daniela Scaccioni

Giovanni Sommo

 

FOTOGRAFIA

Gianni Peluffo

 

SUPPORTI AUDIOVISIVI

Domenico Vetrò

 

ALLESTIMENTO

Laura Berardi

Maura Ciconi

Piero Dellavalle

Ornella Ferreri

Gabriella Gallarati

Mario Guilla

Patrizia Marcone

Anna Rosso

Giovanni Sommo

 

SI RINGRAZIANO

la Provincia di Vercelli. Assessorato alla Cultura,

il Comune di Vercelli. Assessorato alla Cultura,

la Biblioteca Civica di Vercelli,

il Museo Francesco Borgogna di Vercelli,

il Museo Camillo Leone di Vercelli,

la Cassa di Risparmio di Vercelli,

la Ditta "Gamma Auto", concessionaria Renault, di Vercelli,

la Ditta "Elettronica" di Vercelli,

la Ditta "La Cornice" di Vercelli

per aver collaborato alla realizzazione della mostra.

 

SEGRETERIA DELLA MOSTRA

Anna Rosso

 

GRAFICA ED IMPAGINAZIONE

Mario Guilla

Patrizia Marcone

 

REDAZIONE

Gabriella Gallarati

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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