L'Assessore candidato presidente in Provincia e la cultura Signor direttore, la candidatura dell'attuale Assessore alla Cultura del Comune di Vercelli alla presidenza della Provincia, accettata con modestia e riluttanza, mi ha costretto a riflettere sull'attività svolta dall'Assessore nel corso dei due mandati dell'attuale Amministrazione civica. Ebbene non ho trovato alcuuno dei punti riguardanti i propositi elettorali, dedicati alla cultura vercellese stampati nei ricchi pieghevoli approntati per le due consultazioni che hanno portato alla prima amministrazione Bagnasco e alla successiva conferma, realizzati almeno in parte. Vorrei pertanto domandare (per quanto certo che non si abbasserà a rispondermi) all'Assessore candidato Presidente della Provincia se ritenga di dover chiarire ai concittadini come abbia amministrato il suo Assessorato in questi molti anni di intensa attività e, soprattutto, quali siano stati i frutti della sua conduzione. Ritengo infatti che valga la pena di riflettere sulla penosa situazione dei Beni Culturali cittadini, sulla assoluta mancanza di programmazione in tale settore nel lungo periodo di amministrazione, sulla manifesta incapacità di gestire e valorizzare le risorse locali e di dialogare in modo costruttivo con le componenti sociali che se ne occupano. Se i fiori all'occhiello dell'Assessorato in questi anni sono stati il restauro del S. Chiara, la pessima operazione di recupero del Broletto (piazza dei Pesci) e l'ordinaria gestioùe del quotidiano, appaiono come eccessive le rosee speranze di chi vede in questa intensa attività le premesse per una futura buona amministrazione dell'Ente Provinciale. Ricordando poi ai Vercellesi che sotto il consolato di Mentigazzi si sono verificati il furto del portale della chiesa di S. Pietro Martire, il macroscopico furto di libri antichi alla Biblioteca Cvica (scoperto per caso grazie alla Civica di Biella), il danno, forse irreparabile, al coro ligneo di S. Andrea, si può immaginare con quale solerzia, infaticabile dedizione e lungimiranza il nostro Assessore sia sia dedicato al patrimonio culturale vercellese, cogliendo ogni possibile occasione per accrescerlo e valorizzarlo, operando decisive riforme, disegnando un'ambizioso programma per il futuro, razionalizzando le risorse e le capacità municipali per un decisivo sviluppo di Vercelli Città d'Arte, attraverso anche un fitto ed intenso dialogo con i concittadini ed i collaboratori. Auguriamo quindi una splendida carriera al futuro Presidente, rimpiangendo fin da ora la sua brillante gestione dell'Assessorato, difficilmente ripetibile e sostituibile. Fortunatamente. Giovanni Sommo Gruppo Archeologico Vercellese
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