La provincia di Vercelli

 

 L'attuale provincia, recentemente creata con lo scorporo dei territori del Biellese, conserva una notevole porzione dell'antico e storico territorio vercellese. In particolare hanno caratteristiche peculiari l'area pianeggiante compresa fra il Po e le prime alture precollinari, culla della coltivazione del riso a partire dal XIII secolo, la residua zona precollinare e collinare di Gattinara, nota per la coltivazione della vite, l'ampia valle della Sesia che da Gattinara porta alle sorgenti del fiume sotto il Monte Rosa. Lo scorporo dei territori biellesi ha privato la provincia di ambienti naturali e storici di particolare interesse quali la zona della Serra e del lago di Viverone, l'area mineraria della Bessa, antica miniera d'oro a cielo aperto sfruttata già ai tempi di Plinio il Vecchio ed ancor prima dai Salassi, la zona montana del Biellese nota in tutto il mondo per la lavorazione della lana. Ma il territorio definito un tempo Vercellese, pressapoco corrispondente ai confini del Comune medievale, dell'antica diocesi e del municipio romano di Vercellae era ben più cospicuo e comprendeva ampie porzioni delle attuali province di Novara, Pavia, Alessandria e Torino. Tale antica entità territoriale ha avuto per secoli una propria identità culturale e religiosa che le attuali divisioni amministrative hanno superato in nome di moderne esigenze politiche ed economiche.

Nel campo della ricerca storica ed archeologica la definizione di Vercellese conserva il proprio valore originario e non può che riferirsi all'antica entità che ha, in vario modo e in varie epoche, interessato parte del Novarese, la Lomellina, parte del Monferrato, Viverone ed il territorio meridionale del comune di Ivrea, tutto il Biellese e la Valsesia.

Questo vasto territorio oltre ad avere una propria unità già in epoca pre-storica, quando faceva capo al centro protourbano di Vercelli, costituì una ben definita entità territoriale con il municipio romano, cui la successiva fondazione dei centri di Eporedia, Novaria e Vardecate pose i primi limiti territoriali. La costituzione del comune medievale vercellese riportò molti degli antichi territori all'unità amministrativa che, tuttavia, era in qualche modo sopravvissuta alla decadenza del mondo romano con il perpetuarsi dei confini della diocesi vercellese, una delle più antiche e cospicue del Piemonte.

 

 

Musei

Museo Walser Alagna Valsesia

Museo Pianacoteca Calderini Varallo

Museo C. Leone Vercelli

Pinacoteca Borgogna Vercelli

Museo Sereno Vercelli

Museo Irico Trino Vercellese

 

Aree naturalistiche tutelate

Parco Naturale Alta Valsesia

Parco delle lame del Sesia

Bosco della Partecipanza di Trino

Sacromonte di Varallo

 

Centri storici

Vercelli

Santhià

Trino

Caresana

Gattinara

Lenta

Crescentino

Borgo d'Ale

Livorno Ferraris

Palazzolo

Fontanetto Po

 

Aree di particolare interesse non ancora tutelate

Castello dei Barbavara a Roccapietra (Varallo)

Castello di Vintebbio

Castelli di Borgosesia (costituirebbero parco)

Grotte del Fenera Borgosesia (costituirebbero parco)

Baragge di Gattinara-Lozzolo (costituirebbero parco)

Castelli di Gattinara (costituirebbero parco)

Castello consortile di Buronzo

Castello di Rovasenda

Abbazia di Lucedio

Castello di Moncrivello

Castello di Quinto

Castello di Collobiano

Castello di Casanova Elvo

Castello di Albano

Castello di Balocco

Castello di Prarolo

Castello di San Genuario